Gen 252011
 

SCARLINO – “Lavoro, ambiente e salute”, questo il nome della neonata associazione il cui obiettivo principale sarà quello di monitorare le problematiche che interessano le Colline Metallifere, con un occhio di riguardo ai territori di Follonica e Scarlino. “Alla base di ‘Lavoro, ambiente e salute’ – si legge nel comunicato consegnato alla stampa dai fondatori – c’è un disagio, un sentire comune e diffuso, un dubbio o forse una consapevolezza che un ambiente troppo sfruttato riesce a dare sempre meno di quello che chiede, in termini di perdita di salute e salubrità dell’ambiente”. L’associazione in questione avrebbe effettuato anche delle verifiche di tipo sanitario attingendo informazioni da fonti Istat e Regione Toscana. Ne sarebbe uscito un quadro preoccupante per quanto riguarda, ad esempio, le patologie tumorali, manifestatesi fra le collettività dell’area presa in esame. “Siamo d’altro canto convinti – si legge nella nota – che se l’epidemiologia d’attesa serva a posteriori, per scrivere la storia di un territorio, quando tale guasto e già avvenuto, altri metodi dovrebbero essere usati affinchè il guasto non si crei, o perlomeno che vengano adottati tutti quegli interventi necessari, a prevenirlo”. L’associazione, sottolineano i soci fondatori è senza fini di lucro, è apartitica, possiede una netta vocazione civico – sociale, ma soprattutto vuole essere propositiva nei confronti della collettività e delle istituzioni. Già da subito l’associazione intende affrontare ed informare i cittadini sugli ultimi episodi avvenuti nella zona a danno dell’ambiente e delle persone, Agrideco, anomale emissioni nell’atmosfera e morìa dei pesci alla foce del canale Solmine. Per quanto riguarda quest’ultimo fatto, “Lavoro, ambiente e salute”, precisa di voler entrare nel merito solo dopo avere avuto accesso ai dati sulle analisi dei campioni d’acqua e sulla fauna, che verranno effettuate dalle autorità competenti. Inoltre, gli stessi soci fanno sapere che per poter dare maggiore visibilità ed ottener una ampia partecipazione da parte dei cittadini, verrà indetta una assemblea generale, con l’obiettivo di coinvolgere un maggior numero di cittadini, molto più rappresentativo di quello attuale, attualmente composto dai soli soci fondatori. Claudio Ramazzotti

Fonte: Corriere di Maremma del 13/01/2011

Gen 252011
 

ALFREDO FAETTI

SCARLINO. La scorsa estate si è diffusa una preoccupazione comune, a Scarlino e non solo: troppi casi di tumore nella zona. Da qui è nata l’associazione “Lavoro, Ambiente e Salute”, volta a creare un filo conduttore tra cittadini e istituzioni.
«Perché un’associazione nasca, serve un substrato condiviso e un evento scatenante»: sono le parole del presidente Antonio Pavani, e l’evento scatenante è stato lo spettro dell’aumento di tumori nel territorio. «L’estate scorsa – continua Pavani – in molti hanno espresso la preoccupazione per una serie di casi di patologie tumorali che si sono manifestati nella nostra collettività. Noi ci siamo fatti carico di questa preoccupazione, senza fare allarmismi né nascondendo questo disagio». In questo senso, gli uomini e le donne dell’associazione hanno verificato il fenomeno, spulciando i siti di Istat e Regione. «Abbiamo scoperto che la provincia di Grosseto, nel periodo 2000/08, è quella con la media più alta in Toscana, con 366 casi di tumori all’anno». E ancora. «La nostra provincia è anche tra le prime in Italia per questa patologia, relativamente al tasso grezzo di mortalità per tumore, nello stesso periodo, ogni 100mila abitanti». Lo ha detto, questo è un dato grezzo, ossia ricalcolabile a seconda dell’operazione che si vuole ottenere. Ma ciò non toglie, come dice Pavani, che questo dato «induce al dubbio e stimola a verificare». E per caprime di più, l’associazione si è rivolta ad un esperto: un professore della Scuola di specializzazione in patologia clinica dell’università di Pisa. Questo ha ottenuto dai vertici Asl di Grosseto una prima risposta ufficiale, «che ci tranquillizzò» spiega il presidente, ma che «riteniamo non esaustiva».
Da questo contesto, non certo entusiasmante, è nata l’associazione Lavoro, Ambiente e Salute, che conta tra le sue filr già una trentina di iscritti. «Siamo un soggetto senza scopo di lucro, con una connotazione civica e sociale» spiega Pavani. La filosofia è semplice: raccogliere i disagi dei cittadini in modo propositivo e cercare di dare risposta. «Vogliamo porci come intermediari tra popolazione e istituzioni al fine di rendere più fluido e completo il flusso di comunicazione e delle informazioni nelle due direzioni». Uno strumento di partecipazione quindi, che, almeno all’inizio, così come prevede il suo statuto, si avvarrà, nei casi specifici, di altri soggetti, come comitati o diverse associazioni.

Fonte: Il Tirreno del 13/01/2011

Gen 252011
 

di GIANLUCA DOMENICHELLI

VOGLIONO vederci chiaro sui dati che riguardano l’incidenza dei tumori sulla popolazione, a quanto pare superiori alla media. E per farlo hanno affidato un incarico a un docente universitario pisano, annunciando di voler tenere «sotto controllo» gli enti e le istituzioni locali incaricate di badare alla salute dei cittadini e dell’ambiente. Sono i propositi dell’associazione Lavoro, ambiente e salute appena costituita a Scarlino da una trentina di soci fondatori. «L’idea — spiega il presidente pro-tempore, Antonio Pavani — è nata perché tra la popolazione c’è preoccupazione per l’alto numero di tumori che si registrano da queste parti. E il timore, ovviamente, è legato allo stato dell’ambiente. Abbiamo controllato i dati Istat e il sito internet della Regione, notando che la provincia di Grosseto dal 2000 al 2008 ha fatto registrare la più alta incidenza di tumori in Toscana (366 casi all’anno) e il maggior tasso di mortalità ogni 100mila abitanti. Numeri che ci hanno allarmato. Per questo abbiamo chiesto a un docente della Scuola di specializzazione in Patologia clinica dell’Università di Pisa di compiere alcune verifiche rivolgendosi all’Asl di Grosseto: abbiamo ricevuto risposte tranquillizzanti ma non ci basta, vogliamo approfondire l’argomento». Gli esami sono appena cominciati. «Intendiamo muoverci secondo tre linee d’azione. A cominciare — puntualizza Pavani — dal costruire un rapporto costruttivo con le istituzioni locali, per poter disporre di un flusso di informazioni. E per acquisire i dati, in particolare quelli che riguardano la salute della popolazione e l’inquinamento del territorio, intendiamo rivolgerci agli enti preposti: Asl, Arpat. E naturalmente vogliamo tenere d’occhio chi ha il compito di provvedere ai controlli, perché vogliamo conoscere i dati reali e pretendiamo che in questo territorio non si verifichino più episodi gravi o sospetti. I nostri piani, nell’immediato, prevedono di completare uno studio dettagliato sullo stato di salute della popolazione nel comprensorio». Chi vuol aderire all’associazione Lavoro, ambiente e salute (che si dichiara apolitica) può trovare tutte le informazioni sul sito internet www.lavoroambientesalute.it.

Fonte: La Nazione del 12/01/2011

Gen 252011
 

ORA C’È una nuova «sentinella» a vigilare sulla salute dei cittadini scarlinesi (e non solo).
E’ l’associazione «Lavoro ambiente e salute», costituita ufficialmente a fine 2010 da una trentina di soci fondatori, in gran parte cittadini di Scarlino e Follonica che fanno riferimento a vari settori economici e sociali.
E oggi alle 10.30 per la prima volta il gruppo si presenta al pubblico nella sala Auser del Puntone di Scarlino. «L’obiettivo — spiegano — è quello di svolgere un ruolo di sentinella e sollecitare la nostra pubblica amministrazione, se e quando ce ne sarà bisogno, a intervenire sui temi che ci stanno a cuore. Com’è ovvio, siamo del tutto svincolati dai partiti politici». Il presidente pro-tempore è Antonio Pavani: con l’attuale Consiglio direttivo ha gestito la fase della costituzione e del lancio, ma presto saranno indette nuove elezioni.

Fonte: La Nazione dell’11/01/2011

Gen 252011
 

Scarlino 10 gennaio 2011

CONFERENZA STAMPA. Testo per i Sigg. Giornalisti

Con un comunicato del 9 settembre scorso veniva informata la stampa della creazione a Scarlino di una nuova associazione.

In data 9 dicembre si è costituita formalmente, con la elezione del Direttivo e la sua registrazione l’associazione “Lavoro, Ambiente e Salute

Le motivazioni per cui nasce una associazione, piuttosto che un comitato o un qualsiasi altro movimento od organizzazione a carattere popolare possono essere le più svariate.

Esiste però sempre un fatto, una occasione, un’idea che fa da catalizzatore e trasforma in atti concreti quelli che fino ad un attimo prima erano bisogni o aspirazioni di fatto latenti e comunque allo stato potenziale.

La storia della associazione Lavoro Ambiente e Salute non si discosta da questo copione.

Spesso la creazione di una associazione va a colmare uno spazio vuoto come può esserlo la mancanza di solidarietà, di socialità, di imprenditorialità o come può essere la mancata risposta di enti o istituzioni ai bisogni della gente.

Alla base di Lavoro Ambiente e Salute c’è un disagio, un sentire comune e diffuso, un dubbio o forse una consapevolezza che un ambiente troppo sfruttato riesce a dare sempre meno di quello che chiede; c’è la consapevolezza che i vantaggi che l’uomo può trarre dalla sua attività, dal suo lavoro, talvolta richiedono costi troppo elevati per la comunità in termini di perdita di salute delle persone e di salubrità dell’ambiente.

Il nostro gruppo si è organizzato in associazione proprio per la consapevolezza che si tratta di un disagio diffuso. La scorsa estate, in molti hanno espresso preoccupazione per una serie di casi di patologie tumorali che si sono manifestati nella nostra collettività. Se è vera la regola per la quale le brutte notizie fanno più clamore delle buone e che quindi non ci si deve allarmare senza prima aver fatto le verifiche del caso, è altrettanto vero che non si devono sottovalutare quei segnali, anche deboli, che vengono dalla voce dei cittadini.

Verificammo il fenomeno, cercando su studi ISTAT e della Regione con la sorpresa di vedere prima fra tutte in Toscana la provincia di Grosseto con una media di 366 casi/anno, e ancora Grosseto fra le prime in Italia per questa patologia, nelle casistiche di mortalità per tumore nel periodo 2000 – 2008 come tasso grezzo di mortalità per 100.000 abitanti,.

Le differenze fra province contigue nella graduatoria forse non sono statisticamente significative, ma pur sempre esistono.

Un singolo dato non ha gran significato, se preso a sé stante e isolato dal contesto, ma induce al dubbio e stimola a verificare; per capirne l’importanza, la positività o la negatività contestuale.

Grazie ad un medico locale, entrammo in contatto con un professore della Scuola di specializzazione in patologia clinica della università di Pisa che ottenne per noi, dai vertici della Azienda Sanitaria di Grosseto, una prima risposta ufficiale, che ci tranquillizzò, ma che ritenemmo allora, e riteniamo anche oggi, non esaustiva.

Siamo d’altro canto convinti che se l’ epidemiologia d’attesa serve a posteriori per scrivere la storia di un territorio, quando cioè il guasto è già avvenuto, altri metodi devono essere usati affinché il guasto non si crei e comunque venga prevenuto.

Da quanto precede, si comprende l’esistenza di uno spazio vuoto, di una mancanza di comunicazione puntuale e completa che vorremmo colmare, lavorando per un rapporto migliore fra Cittadinanza, Istituzioni ed Enti, con lo scopo di poter esercitare il diritto alla conoscenza, alla partecipazione, allo sviluppo del territorio e al controllo, sia pure indiretto, sull’operato di chi, in un modo o in altro, è corresponsabile della salute dei cittadini e della salubrità dell’ambiente.

Ecco conseguentemente l’idea di un’associazione con requisiti precisi:

  • senza fine di lucro
  • apartitica
  • con una netta vocazione al civico e al sociale
  • soprattutto propositiva verso la collettività e le istituzioni

soprattutto con la finalità del miglioramento della qualità della vita della popolazione nel comprensorio di Scarlino e Comuni limitrofi nonché l’innalzamento della partecipazione attiva dei singoli alla vita ed alle scelte della comunità.

Per uscire dall’astrazione dei principi, parliamo dei contenuti di Lavoro, Ambiente e Salute.

Che cosa intendiamo per “il miglioramento della qualità della vita della popolazione”.

Fatti salvi alcuni “fondamentali” del vivere, come la soddisfazione dei bisogni primari ed i principi di libertà, riteniamo che vadano incentivati e promossi tutti i comportamenti e le azioni che contribuiscano ad elevare il grado di cultura generale ed il benessere economico generale, attraverso l’aumento delle opportunità di lavoro, il grado di consapevolezza delle scelte nella gestione del patrimonio comune e il diritto di essere tutelati ed informati sullo stato di salute della collettività e dell’ambiente.

Lavoro Ambiente e Salute intende perseguire queste le finalità attraverso varie azioni, espresse dello Statuto:

  • favorire l’instaurazione di un rapporto soddisfacente fra Cittadinanza, Istituzioni ed Enti
  • porsi come intermediario fra la popolazione e le istituzioni al fine di rendere più fluido e completo il flusso della comunicazione e delle informazioni nelle due direzioni
  • operare al fine di contribuire a rendere lo sviluppo del territorio più armonico ed in linea con uno sviluppo sostenibile
  • reperire informazioni sulla situazione occupazionale del territorio e sugli indirizzi di sviluppo economico/produttivo
  • Promuovere l’acquisizione di dati sullo stato di salute della popolazione e sul livello di inquinamento del territorio (stato dell’aria, dei corsi e specchi d’acqua, delle falde, della fauna e flora terrestre e marina) presso enti, istituzioni sia pubbliche che private nonché tramite ricerche in proprio;
  • Promuovere lo studio e l’analisi dei dati acquisiti;
  • Rendere pubblica l’attività svolta ed i risultati delle indagini e degli studi effettuati ed acquisiti oltrechè promuovere la realizzazione di campagne ed iniziative di formazione, informazione, sensibilizzazione e divulgazione
  • promuovere verifiche e monitoraggi degli effetti sull’ambiente prodotti dalle attività inquinanti
  • vigilare sulla attività di Enti, Soggetti ed Istituzioni attivi sul territorio affinché operino per il bene comune, denunciando qualsiasi deviazione o inadempienza

Per noi, il lavoro, l’ambiente e la salute sono strettamente interconnessi.

Lavoro Ambiente e Salute sarà uno stimolo per le istituzioni locali affinché facciano il possibile per avviare i giovani al lavoro creando i presupposti al loro inserimento nella vita attiva.

Può essere d’esempio l’ “Incubatore d’impresa” realizzato alla Botte. Lodevole nelle premesse, ma nettamente migliorabile nella gestione, ben lontana dagli obiettivi fissati.

La nostra realtà industriale, frutto di scelte giustificate in passato, per la naturale connessione con il polo minerario, ha si creato occupazione, ma ha anche causato guasti non indifferenti.

Lo scarso controllo degli enti pubblici, dovuto ad un misto di permissivismo colpevole e di immatura coscienza ambientale, ha prodotto, negli anni,un accumulo di tanto materiale di scarto della lavorazione della pirite, a così alto contenuto di arsenico e di altri elementi nocivi, che hanno minato, forse per sempre, il n ostro territorio.

Il lavoro che noi auspichiamo deve integrarsi al meglio con il nostro territorio, con un impatto ambientale che non aggravi ulteriormente la usa già critica situazione ambientale.

Lavoreremo affinché il polo industriale del Casone non rappresenti più un pericolo.

Chiederemo alle aziende di adottare le migliorie di processo e di impianto in grado di garantire la salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini.

Chiederemo alle istituzioni, preposte ai controlli e alle verifiche, di svolgere al meglio la loro attività affinché non si verifichino più casi come quelli dell’Agrideco.

Ci impegneremo affinché anomale emissioni nell’atmosfera, che si sono verificate anche nella scorsa estate, non si ripetano.

E qui un cenno va fatto anche agli episodi ricorrenti che, quasi ogni anno, interessano la foce del canale Solmine, l’ultimo avvenuto il mese di dicembre.

Dopo le ipotesi fatte sulle cause del fenomeno, alcune abbastanza fantasiose, comunque ancora tutte da verificare, l’associazione, entrerà nel merito della questione solo dopo l’ accesso ai dati degli esami dei campioni di acqua e della fauna marina raccolti dalle autorità che sono intervenute.

La nostra linea in questo caso, come in futuro, è quindi quella di essere presenti in modo significativo sul territorio, lavorare su dati di fatto, pretendere dalle istituzioni le informazioni che i cittadini hanno il diritto di avere, denunciare i comportamenti o i fatti dannosi per la collettività e l’ambiente, senza allarmismi ma anche senza sottomissioni a chicchessia.

Per il nostro compito, da svolgere in modo serio e scientifico, avremo la necessità del contributo di esperti ai quali ci rivolgeremo, sempre e comunque nell’interesse della collettività.

L’associazione del genere che noi abbiamo immaginato, potrà svolgere efficacemente il suo compito, raggiungere gli obiettivi che si è posta, solo se avrà una base partecipativa molto ampia, solo se ci sarà un contributo convinto della popolazione.

Non ci nascondiamo l’impegno che tutto questo potrà richiedere e le difficoltà che incontreremo; lo faremo con l’umiltà di chi conosce i propri limiti e sa quanto sia grande il lavoro da fare.

Ma lo faremo con fermezza ed entusiasmo.

I nostri obiettivi, se pur gravosi, son raggiungibili. Con l’impegno, con la serietà, saremo credibili, e riusciremo a coinvolgere i cittadini ed a avere così il loro supporto.

Perseguiremo così un altro obiettivo, funzionale a quello espresso nel nostro Statuto: la partecipazione attiva dei cittadini. Perché un altro dato emblematico della situazione attuale è proprio la non partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, come in occasione degli incontri di agenda 21 e di quelli tenuti per il piano strutturale.

La sfida sarà vedere quanto Lavoro Ambiente e Salute sarà in grado di coinvolgere i cittadini e quindi agire come fattore di crescita e di mutamento del loro atteggiamento verso i temi che rappresentano in fondo la nostra dichiarazione d’intenti.

Infine una nota di carattere organizzativo.

Il direttivo ha ricevuto dai soci fondatori un mandato a termine di 6 mesi. È questo infatti il periodo ritenuto quello strettamente necessario per l’ avvio della organizzazione e necessario per mettere in moto tutte quelle pratiche utili alla diffusione del progetto non solo a Scarlino ma anche a Follonica ed eventualmente negli altri comuni limitrofi.

Dopo questo periodo è auspicabile che la base dei cittadini iscritti alla associazione sia sufficientemente ampia da dare all’associazione stessa una buona visibilità in modo da potersi presentare verso le istituzioni e gli enti con i quali vorremo interloquire con un peso significativo.

A questo punto verrà indetta una assemblea generale di tutti i soci, che ci auguriamo molti, e verrà eletto un nuovo direttivo che avrà durata, poteri e responsabilità come previsto dallo statuto, ma sopratutto che sarà rappresentativo di tutti i soci e non solo del gruppo fondatore.

Gen 252011
 

Il giorno 27 agosto 2010 si è costituita a Scarlino l’associazione LAVORO AMBIENTE E SALUTE.

Questo sodalizio è nato per volontà degli Scarlinesi che a fronte di una forte e giusta rivendicazione del diritto al lavoro, pretendono che questo si concili con la salvaguardia dell’ambiente e della salute degli stessi lavoratori e dei cittadini.

L’obiettivo della nostra associazione sarà pertanto quello di operare per porre fine al continuo inquinamento del nostro territorio e salvaguardare così la salute della popolazione.

Lavoreremo in contatto diretto con i Cittadini per acquisire, insieme a loro, quelle conoscenze utili atte a identificare e favorire la eliminazione delle fonti inquinanti e migliorare così la qualità della vita. Nel contempo vorremmo valutare e monitorare la situazione della salute pubblica del nostro territorio che, per un susseguirsi diffuso di patologie tumorali, preoccupa molto i cittadini.

Per questo non promuoveremo uno sterile antagonismo verso le Istituzioni sanitarie e gli Enti pubblici e gli Istituti di controllo, ma chiederemo di operare con i soggetti che si occupano di questi problemi offrendo il nostro modesto contributo per risolverli.

Dovremo poi operare per avere certezza e assicurazione che le attività economiche, presenti sul territorio, rispettino le prescrizioni a tutela dell’ambiente, dei lavoratori e della salute dei cittadini, per non trovarci di nuovo ad un altro disastro come quello dell’ Agrideco.

Il nostro impegno avrà bisogno del contributo di esperti ai quali chiederemo di aiutarci a raggiungere l’obiettivo che ci poniamo: Vivere in salute in un ambiente sano.

Chiediamo a tutti coloro che abitano nel nostro comprensorio di partecipare a questa iniziativa importante per il futuro nostro e dei nostri figli.

Associazione

LAVORO AMBIENTE E SALUTE

Scarlino, 9 settembre 2010