Gen 252011
 

Scarlino 10 gennaio 2011

CONFERENZA STAMPA. Testo per i Sigg. Giornalisti

Con un comunicato del 9 settembre scorso veniva informata la stampa della creazione a Scarlino di una nuova associazione.

In data 9 dicembre si è costituita formalmente, con la elezione del Direttivo e la sua registrazione l’associazione “Lavoro, Ambiente e Salute

Le motivazioni per cui nasce una associazione, piuttosto che un comitato o un qualsiasi altro movimento od organizzazione a carattere popolare possono essere le più svariate.

Esiste però sempre un fatto, una occasione, un’idea che fa da catalizzatore e trasforma in atti concreti quelli che fino ad un attimo prima erano bisogni o aspirazioni di fatto latenti e comunque allo stato potenziale.

La storia della associazione Lavoro Ambiente e Salute non si discosta da questo copione.

Spesso la creazione di una associazione va a colmare uno spazio vuoto come può esserlo la mancanza di solidarietà, di socialità, di imprenditorialità o come può essere la mancata risposta di enti o istituzioni ai bisogni della gente.

Alla base di Lavoro Ambiente e Salute c’è un disagio, un sentire comune e diffuso, un dubbio o forse una consapevolezza che un ambiente troppo sfruttato riesce a dare sempre meno di quello che chiede; c’è la consapevolezza che i vantaggi che l’uomo può trarre dalla sua attività, dal suo lavoro, talvolta richiedono costi troppo elevati per la comunità in termini di perdita di salute delle persone e di salubrità dell’ambiente.

Il nostro gruppo si è organizzato in associazione proprio per la consapevolezza che si tratta di un disagio diffuso. La scorsa estate, in molti hanno espresso preoccupazione per una serie di casi di patologie tumorali che si sono manifestati nella nostra collettività. Se è vera la regola per la quale le brutte notizie fanno più clamore delle buone e che quindi non ci si deve allarmare senza prima aver fatto le verifiche del caso, è altrettanto vero che non si devono sottovalutare quei segnali, anche deboli, che vengono dalla voce dei cittadini.

Verificammo il fenomeno, cercando su studi ISTAT e della Regione con la sorpresa di vedere prima fra tutte in Toscana la provincia di Grosseto con una media di 366 casi/anno, e ancora Grosseto fra le prime in Italia per questa patologia, nelle casistiche di mortalità per tumore nel periodo 2000 – 2008 come tasso grezzo di mortalità per 100.000 abitanti,.

Le differenze fra province contigue nella graduatoria forse non sono statisticamente significative, ma pur sempre esistono.

Un singolo dato non ha gran significato, se preso a sé stante e isolato dal contesto, ma induce al dubbio e stimola a verificare; per capirne l’importanza, la positività o la negatività contestuale.

Grazie ad un medico locale, entrammo in contatto con un professore della Scuola di specializzazione in patologia clinica della università di Pisa che ottenne per noi, dai vertici della Azienda Sanitaria di Grosseto, una prima risposta ufficiale, che ci tranquillizzò, ma che ritenemmo allora, e riteniamo anche oggi, non esaustiva.

Siamo d’altro canto convinti che se l’ epidemiologia d’attesa serve a posteriori per scrivere la storia di un territorio, quando cioè il guasto è già avvenuto, altri metodi devono essere usati affinché il guasto non si crei e comunque venga prevenuto.

Da quanto precede, si comprende l’esistenza di uno spazio vuoto, di una mancanza di comunicazione puntuale e completa che vorremmo colmare, lavorando per un rapporto migliore fra Cittadinanza, Istituzioni ed Enti, con lo scopo di poter esercitare il diritto alla conoscenza, alla partecipazione, allo sviluppo del territorio e al controllo, sia pure indiretto, sull’operato di chi, in un modo o in altro, è corresponsabile della salute dei cittadini e della salubrità dell’ambiente.

Ecco conseguentemente l’idea di un’associazione con requisiti precisi:

  • senza fine di lucro
  • apartitica
  • con una netta vocazione al civico e al sociale
  • soprattutto propositiva verso la collettività e le istituzioni

soprattutto con la finalità del miglioramento della qualità della vita della popolazione nel comprensorio di Scarlino e Comuni limitrofi nonché l’innalzamento della partecipazione attiva dei singoli alla vita ed alle scelte della comunità.

Per uscire dall’astrazione dei principi, parliamo dei contenuti di Lavoro, Ambiente e Salute.

Che cosa intendiamo per “il miglioramento della qualità della vita della popolazione”.

Fatti salvi alcuni “fondamentali” del vivere, come la soddisfazione dei bisogni primari ed i principi di libertà, riteniamo che vadano incentivati e promossi tutti i comportamenti e le azioni che contribuiscano ad elevare il grado di cultura generale ed il benessere economico generale, attraverso l’aumento delle opportunità di lavoro, il grado di consapevolezza delle scelte nella gestione del patrimonio comune e il diritto di essere tutelati ed informati sullo stato di salute della collettività e dell’ambiente.

Lavoro Ambiente e Salute intende perseguire queste le finalità attraverso varie azioni, espresse dello Statuto:

  • favorire l’instaurazione di un rapporto soddisfacente fra Cittadinanza, Istituzioni ed Enti
  • porsi come intermediario fra la popolazione e le istituzioni al fine di rendere più fluido e completo il flusso della comunicazione e delle informazioni nelle due direzioni
  • operare al fine di contribuire a rendere lo sviluppo del territorio più armonico ed in linea con uno sviluppo sostenibile
  • reperire informazioni sulla situazione occupazionale del territorio e sugli indirizzi di sviluppo economico/produttivo
  • Promuovere l’acquisizione di dati sullo stato di salute della popolazione e sul livello di inquinamento del territorio (stato dell’aria, dei corsi e specchi d’acqua, delle falde, della fauna e flora terrestre e marina) presso enti, istituzioni sia pubbliche che private nonché tramite ricerche in proprio;
  • Promuovere lo studio e l’analisi dei dati acquisiti;
  • Rendere pubblica l’attività svolta ed i risultati delle indagini e degli studi effettuati ed acquisiti oltrechè promuovere la realizzazione di campagne ed iniziative di formazione, informazione, sensibilizzazione e divulgazione
  • promuovere verifiche e monitoraggi degli effetti sull’ambiente prodotti dalle attività inquinanti
  • vigilare sulla attività di Enti, Soggetti ed Istituzioni attivi sul territorio affinché operino per il bene comune, denunciando qualsiasi deviazione o inadempienza

Per noi, il lavoro, l’ambiente e la salute sono strettamente interconnessi.

Lavoro Ambiente e Salute sarà uno stimolo per le istituzioni locali affinché facciano il possibile per avviare i giovani al lavoro creando i presupposti al loro inserimento nella vita attiva.

Può essere d’esempio l’ “Incubatore d’impresa” realizzato alla Botte. Lodevole nelle premesse, ma nettamente migliorabile nella gestione, ben lontana dagli obiettivi fissati.

La nostra realtà industriale, frutto di scelte giustificate in passato, per la naturale connessione con il polo minerario, ha si creato occupazione, ma ha anche causato guasti non indifferenti.

Lo scarso controllo degli enti pubblici, dovuto ad un misto di permissivismo colpevole e di immatura coscienza ambientale, ha prodotto, negli anni,un accumulo di tanto materiale di scarto della lavorazione della pirite, a così alto contenuto di arsenico e di altri elementi nocivi, che hanno minato, forse per sempre, il n ostro territorio.

Il lavoro che noi auspichiamo deve integrarsi al meglio con il nostro territorio, con un impatto ambientale che non aggravi ulteriormente la usa già critica situazione ambientale.

Lavoreremo affinché il polo industriale del Casone non rappresenti più un pericolo.

Chiederemo alle aziende di adottare le migliorie di processo e di impianto in grado di garantire la salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini.

Chiederemo alle istituzioni, preposte ai controlli e alle verifiche, di svolgere al meglio la loro attività affinché non si verifichino più casi come quelli dell’Agrideco.

Ci impegneremo affinché anomale emissioni nell’atmosfera, che si sono verificate anche nella scorsa estate, non si ripetano.

E qui un cenno va fatto anche agli episodi ricorrenti che, quasi ogni anno, interessano la foce del canale Solmine, l’ultimo avvenuto il mese di dicembre.

Dopo le ipotesi fatte sulle cause del fenomeno, alcune abbastanza fantasiose, comunque ancora tutte da verificare, l’associazione, entrerà nel merito della questione solo dopo l’ accesso ai dati degli esami dei campioni di acqua e della fauna marina raccolti dalle autorità che sono intervenute.

La nostra linea in questo caso, come in futuro, è quindi quella di essere presenti in modo significativo sul territorio, lavorare su dati di fatto, pretendere dalle istituzioni le informazioni che i cittadini hanno il diritto di avere, denunciare i comportamenti o i fatti dannosi per la collettività e l’ambiente, senza allarmismi ma anche senza sottomissioni a chicchessia.

Per il nostro compito, da svolgere in modo serio e scientifico, avremo la necessità del contributo di esperti ai quali ci rivolgeremo, sempre e comunque nell’interesse della collettività.

L’associazione del genere che noi abbiamo immaginato, potrà svolgere efficacemente il suo compito, raggiungere gli obiettivi che si è posta, solo se avrà una base partecipativa molto ampia, solo se ci sarà un contributo convinto della popolazione.

Non ci nascondiamo l’impegno che tutto questo potrà richiedere e le difficoltà che incontreremo; lo faremo con l’umiltà di chi conosce i propri limiti e sa quanto sia grande il lavoro da fare.

Ma lo faremo con fermezza ed entusiasmo.

I nostri obiettivi, se pur gravosi, son raggiungibili. Con l’impegno, con la serietà, saremo credibili, e riusciremo a coinvolgere i cittadini ed a avere così il loro supporto.

Perseguiremo così un altro obiettivo, funzionale a quello espresso nel nostro Statuto: la partecipazione attiva dei cittadini. Perché un altro dato emblematico della situazione attuale è proprio la non partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, come in occasione degli incontri di agenda 21 e di quelli tenuti per il piano strutturale.

La sfida sarà vedere quanto Lavoro Ambiente e Salute sarà in grado di coinvolgere i cittadini e quindi agire come fattore di crescita e di mutamento del loro atteggiamento verso i temi che rappresentano in fondo la nostra dichiarazione d’intenti.

Infine una nota di carattere organizzativo.

Il direttivo ha ricevuto dai soci fondatori un mandato a termine di 6 mesi. È questo infatti il periodo ritenuto quello strettamente necessario per l’ avvio della organizzazione e necessario per mettere in moto tutte quelle pratiche utili alla diffusione del progetto non solo a Scarlino ma anche a Follonica ed eventualmente negli altri comuni limitrofi.

Dopo questo periodo è auspicabile che la base dei cittadini iscritti alla associazione sia sufficientemente ampia da dare all’associazione stessa una buona visibilità in modo da potersi presentare verso le istituzioni e gli enti con i quali vorremo interloquire con un peso significativo.

A questo punto verrà indetta una assemblea generale di tutti i soci, che ci auguriamo molti, e verrà eletto un nuovo direttivo che avrà durata, poteri e responsabilità come previsto dallo statuto, ma sopratutto che sarà rappresentativo di tutti i soci e non solo del gruppo fondatore.