Il problema dell’inquinamento acustico che si è presentato per un lungo periodo lo scorso anno, con una intensità tale da non essere assolutamente accettabile, e che si è ripetuto lo scorso mese di febbraio, anche se per un periodo più breve e forse con intensità inferiore, ci ha costretto ad intervenire come Associazione.
Questa settimana l’ARPAT ci ha contattati comunicandoci che, a seguito di chiarimenti chiesti alle aziende, aveva avuto notizia di un intervento su un impianto con la sostituzione di parte dello stesso, evidentemente fonte del secondo caso di inquinamento acustico, e chiedendoci se il problema sussisteva e se ritenevamo ancora necessaria la rilevazione del rumore.
In effetti almeno al momento il problema sembra essersi risolto.
L’associazione Lavoro, Ambiente e Salute desidera ringraziare l’Amministrazione comunale di Scarlino e i funzionari dell’ARPAT per la sollecitudine dimostrata.
Rimane invece la nostra insoddisfazione verso il comportamento di certe aziende per le quali evidentemente il disagio, l’irritazione e la preoccupazione di qualche decina, se non centinaio, di cittadini non ha rilevanza alcuna.
Nell’era della comunicazione è forse di troppo anche un semplice messaggio: “Scusate il disagio, abbiamo un inconveniente tecnico, lo ripareremo al più presto” , da dare alla stampa o da inoltrare con qualche altro mezzo, fra i tanti disponibili, per portare a conoscenza della comunità che si tratta di un problema transitorio?
I cittadini non sono così sprovveduti, capiscono benissimo che su un impianto può crearsi un problema tecnico, possono sopportare ed essere comprensivi, purché dall’altra parte si dimostri buona volontà e non colpevole indifferenza verso chi sta “oltre le mura dell’azienda”.
Non avremmo disturbato il Sindaco di Scarlino ed avremmo lasciato l’ARPAT a cose più importanti. Ci auguriamo che questo messaggio giunga a chi di dovere e che non ci sia una prossima volta come questa.
p. l’Associazione Lavoro, Ambiente e Salute
Antonio Pavani
Scarlino 03.03.2011